Home » I Pastori: custodi di tradizioni, testimoni di un culto millenario

I Pastori: custodi di tradizioni, testimoni di un culto millenario

by ANNALISA PARISI
0 comment

La pastorizia rappresenta una risorsa fondamentale per le aree marginali, come la piana di Campo Imperatore, situata nel cuore dell’Abruzzo, alle pendici del Gran Sasso.

Nelle zone caratterizzate da un ambiente naturale spesso impervio e da una limitata possibilità di sviluppo agricolo intensivo, l’allevamento del bestiame diventa un’attività essenziale non solo per l’economia locale, ma anche per la tutela dell’ecosistema e della biodiversità.

Queste pratiche pastorali tradizionali contribuiscono al mantenimento del paesaggio naturale, prevenendo l’abbandono del territorio e il conseguente degrado ambientale. La pastorizia in queste aree si lega profondamente alla cultura transumante e alle tradizioni locali, perpetuando saperi antichi e offrendo prodotti di alta qualità, come il celebre pecorino abruzzese in tutte le sue declinazioni.

La gestione sostenibile dei pascoli, che spesso coinvolge la transumanza, è essenziale per preservare la biodiversità delle praterie montane e per garantire la sopravvivenza delle razze autoctone, fondamentali per un’agricoltura resiliente e sostenibile.

I pastori, con il loro legame indissolubile alla terra e agli animali, sono i veri guardiani di un patrimonio culturale millenario

Un reportage di Annalisa Parisi – Agosto 2024
Un gregge in direzione Fonte Macina per la rassegna ovini di Campo Imperatore

L’importanza della conservazione delle razze autoctone

Preservare la biodiversità

Le razze autoctone, sia animali che vegetali, rappresentano un patrimonio genetico unico che contribuisce alla diversità biologica. Conservare queste razze significa proteggere un’ampia gamma di tratti genetici che possono essere vitali per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la resistenza alle malattie e la sostenibilità agricola.

Identità culturale e tradizione

Le razze autoctone sono spesso legate alle tradizioni agricole e gastronomiche locali. La loro conservazione è fondamentale per mantenere viva l’identità culturale delle comunità, preservando pratiche e sapori unici che altrimenti potrebbero andare perduti.

Sostenibilità ambientale

Le razze autoctone sono generalmente ben adattate ai loro ambienti naturali, richiedendo meno interventi chimici e meno risorse rispetto alle razze più moderne o importate. Questo le rende fondamentali per un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ecosistema locale.

Sicurezza alimentare

Mantenere un’ampia varietà di razze autoctone contribuisce altresì alla sicurezza alimentare a lungo termine, fornendo alternative che possono essere più resilienti in situazioni di crisi, come la comparsa di nuove malattie o cambiamenti climatici estremi.

Innovazione agricola

Le razze autoctone rappresentano una risorsa per lo sviluppo di nuove varietà e razze attraverso l’incrocio, offrendo un pool genetico diversificato che può essere utilizzato per migliorare le coltivazioni e gli allevamenti in futuro.

Pecore, Cani e Pastori: i ritratti

Pecore, Cani e Pastori: i ritratti

Tra pascoli e sentieri antichi, i pastori continuano a tramandare un culto ancestrale che risuona nel tempo

La pastorizia nel Centro Italia non è solo una pratica economica, ma un vero e proprio rito che affonda le sue radici nella storia e nella cultura di queste terre.

Dalle montagne dell’Abruzzo agli Appennini umbro-marchigiani, la transumanza e l’allevamento ovino sono tradizioni che si intrecciano con la vita quotidiana delle comunità locali, segnando il ritmo delle stagioni e plasmando il paesaggio rurale.

I pastori, con la loro conoscenza ancestrale dei territori e degli animali, sono i depositari di un sapere che si tramanda da generazioni.

Ogni anno, il ciclo della transumanza, che vede gli armenti spostarsi dalle valli ai pascoli d’altura e viceversa, è un evento che porta con sé non solo la gestione sostenibile dei pascoli, ma anche un senso profondo di appartenenza alla terra e alle sue tradizioni.

Questo rito pastorale è strettamente legato a simboli e pratiche che si ritrovano nella cultura e nella religiosità popolare: dalle feste in onore dei santi protettori dei pastori, come Sant’Antonio Abate, alle processioni che accompagnano la transumanza.

Anche i prodotti tipici legati alla pastorizia, come il pecorino e la ricotta, non sono semplici alimenti, ma veri e propri frutti di un culto millenario che onora la natura e i suoi ritmi.

In un’epoca in cui l’agricoltura intensiva e l’urbanizzazione rischiano di cancellare queste tradizioni, la pastorizia del Centro Italia resiste come un baluardo di identità culturale e sostenibilità, offrendo uno sguardo su un modo di vivere in armonia con l’ambiente e la storia.

 I pastori, con il loro legame indissolubile alla terra e agli animali, sono i veri guardiani di un patrimonio culturale millenario

You may also like

#savethebiodiversity

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy