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Proteggere la Biodiversità significa dare valore alla vita

by ANNALISA PARISI
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Quello di biodiversità è un concetto spesso sottovalutato ma vitale per ogni aspetto della nostra vita quotidiana.

Che tu sia un amante della natura o un cittadino urbano, la biodiversità gioca un ruolo cruciale nel garantire un ambiente sano e un futuro sostenibile per tutti noi.

L’Equilibrio dell’Ecosistema

Animali, piante e microorganismi svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi.

Le api, ad esempio, sono essenziali per la pollinizzazione delle colture; senza di loro, la produzione alimentare ne risentirebbe gravemente. Anche i boschi e le foreste ci forniscono aria pulita, assorbendo anidride carbonica e mitigando i cambiamenti climatici. Preservando la biodiversità, proteggiamo gli ecosistemi che sostengono la vita sulla Terra, incluso noi stessi.

Esperienze Ricreative e Benessere Mentale

La natura offre molto più di cibo e medicinali: è anche una fonte di ispirazione, ricreazione e benessere mentale. Passeggiare in un parco, fare trekking in montagna o semplicemente rilassarsi in un giardino contribuisce al nostro equilibrio emotivo e fisico. La biodiversità aumenta la bellezza del nostro ambiente, offrendo luoghi in cui riconnettersi con la natura e rigenerare la nostra energia vitale.

In definitiva, la biodiversità è molto più di un concetto astratto: è un tesoro prezioso che arricchisce ogni aspetto della nostra vita quotidiana. La nostra salute, la nostra felicità, il nostro futuro, dipendono dalla diversità della vita sulla Terra. Prendersi cura della biodiversità non è solo un dovere, ma un investimento nel nostro benessere e nella prosperità delle generazioni future.

Per valorizzare e proteggere la biodiversità ecco alcune nozioni che Ti risulteranno sicuramente molto utili.

Biodiversità: perché oggi se ne parla così tanto?

Cosa succede quando una specie, animale o vegetale, si estingue? Quali attività dell’uomo mettono in pericolo gli habitat naturali? Cosa perdiamo con la distruzione degli ecosistemi? Quali azioni positive possiamo invece fare per preservare gli habitat e gli organismi viventi che li popolano?
Prendiamo spunto da un opuscolo molto esaustivo che è stato realizzato nell’ambito del progetto di educazione ambientale orientata alla sostenibilità “Orientarsi nella biodiversità”, promosso dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), in collaborazione con FISO, SGI, AIIG, con il patrocinio del MATTM e dell’UNESCO DESS nell’ambito delle iniziative per il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, in occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità proclamato dalle Nazioni Unite.
Il progetto educativo si basa su un approccio teorico-pratico, integrando ed alternando diverse situazioni e modalità di apprendimento.
Dal punto di vista del contenuto, è necessario affrontare gli aspetti relativi alla biodiversità propriamente detta, intesa cioè in senso naturalistico, si occupa anche del delicato tema della diversità culturale, usando anche un linguaggio concreto, di facile comprensione.

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Cos’è la biodiversità?

La biodiversità è la ricchezza della vita e la varietà delle forme viventi e degli ambienti della Terra.
Il termine biodiversità (traduzione dall’inglese biodiversity, a sua volta abbreviazione di biological diversity) è stato coniato nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson

La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.
Questa varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include anche la diversità intesa come abbondanza, distribuzione e interazione tra le diverse componenti del sistema. In altre parole, all’interno degli ecosistemi convivono ed interagiscono fra loro sia gli esseri viventi sia le componenti fisiche ed inorganiche, influenzandosi reciprocamente.

La biodiversità arriva a comprendere anche la diversità culturale umana, che peraltro subisce gli effetti negativi degli stessi fattori che, come vedremo, agiscono sulla biodiversità.
La biodiversità esprime il numero, la varietà e la variabilità degli organismi viventi e come questi varino da un ambiente ad un altro nel corso del tempo.
La Convenzione ONU sulla Diversità Biologica definisce la biodiversità come la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema.
La diversità di ecosistema definisce il numero e l’abbondanza degli habitat, delle comunità viventi e degli ecosistemi all’interno dei quali i diversi organismi vivono e si evolvono.
La diversità di specie comprende la ricchezza di specie, misurabile in termini di numero delle stesse specie presenti in una determinata zona, o di frequenza delle specie, cioè la loro rarità o abbondanza in un territorio o in un habitat.
La diversità genetica definisce la differenza dei geni all’interno di una determinata specie; essa corrisponde quindi alla totalità del patrimonio genetico a cui contribuiscono tutti gli organismi che popolano la Terra.

L’importanza della Conservazione della Biodiversità

Parola d’ordine “consapevolezza“.

La biodiversità rafforza la produttività di un qualsiasi ecosistema.

Ampiamente dimostrato che la perdita di biodiversità contribuisce all’insicurezza alimentare ed energetica, aumenta la vulnerabilità ai disastri naturali, come inondazioni o tempeste tropicali, diminuisce il livello della salute all’interno della società, riduce la disponibilità e la qualità delle risorse idriche e impoverisce le tradizioni culturali.
Ciascuna specie, poco importa se piccola o grande, riveste e svolge un ruolo specifico nell’ecosistema in cui vive e proprio in virtù del suo ruolo aiuta l’ecosistema a mantenere i suoi equilibri vitali. Anche una specie che non è a rischio su scala mondiale può avere un ruolo essenziale su scala locale. La sua diminuzione a questa scala avrà un impatto per la stabilità dell’habitat. Per esempio, una più vasta varietà di specie significa una più vasta varietà di colture, una maggiore diversità di specie assicura la naturale sostenibilità di tutte le forme di vita, un ecosistema in buona salute sopporta meglio un disturbo, una malattia o un’intemperie, e reagisce meglio.
La biodiversità, oltre al valore di per sé, è importante anche perché è fonte per l’uomo di beni, risorse e servizi: i cosiddetti servizi ecosistemici. Di questi servizi, che gli specialisti classificano in servizi di supporto, di fornitura, di regolazione e culturali, beneficiano direttamente o indirettamente tutte le comunità umane, animali e vegetali del pianeta.
Gli stessi servizi hanno un ruolo chiave nella costruzione dell’economia delle comunità umane e degli Stati. Ad esempio, la Biodiversità vegetale, sia nelle piante coltivate sia selvatiche, costituisce la base dell’agricoltura, consentendo la produzione di cibo e contribuendo alla salute e alla nutrizione di tutta la popolazione mondiale.

Le risorse genetiche hanno consentito in passato il miglioramento delle specie coltivate e allevate e continueranno a svolgere in futuro questa loro funzione. Tale variabilità consentirà anche di ottenere nuove varietà vegetali da coltivare o animali da allevare e di adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche e ambientali. La biodiversità fornisce nutrimento (vegetali e animali), fibre per tessuti (cotone, lana, ecc.), materie prime per la produzione di energia (legno e minerali fossili) ed è la base per i medicinali (salute).

La perdita e l’impoverimento della biodiversità ha impatti pesanti sull’economia e sulle società, riducendo la disponibilità di risorse energetiche.

Come possiamo contribuire ad arrestare la perdita di Biodiversità?

Può sembrare strano, ma anche essere più attenti a quello che si compra e a quello che si mangia può aiutare a combattere la perdita di biodiversità.

Oltre alle leggi e alle strategie politiche che gli Stati possono attuare per difendere la biodiversità, ci sono molte azioni che noi singoli individui possiamo compiere per contribuire, se non a fermare, almeno a rallentare la distruzione degli habitat e con essa l’estinzione di piante ed animali.
In questo senso, ci viene sicuramente spontaneo pensare soprattutto agli animali, anche perché in questi ultimi anni sono state avviate molte campagne di sensibilizzazione su diverse specie di animali a rischio di estinzione in varie parti del mondo, o che comunque sono costantemente minacciate dallo sfruttamento economico, dalla caccia o semplicemente dalla crudeltà gratuita dell’uomo.

La lista sarebbe lunga, ma per fare solo alcuni esempi famosi, possiamo pensare alla caccia delle balene in Giappone o a quella delle foche al polo nord, o a quella dei delfini (sì, avete capito bene, proprio dei delfini!) in Danimarca, di cui la televisione e ora anche Internet ci hanno mostrato il triste spettacolo; oppure possiamo pensare alle campagne per salvare gli orsi polari minacciati dallo scioglimento dei ghiacci dovuto ai cambiamenti climatici, o alle attività di alcune associazioni ambientaliste in difesa della tartaruga marina (Caretta caretta) o dell’Orso Marsicano.
In tutti questi casi, e in molti altri, magari più vicini a noi anche se meno noti, il nostro contributo può partire dal tenersi informati, facendosi aiutare dai giornali, da internet, o dai molti documentari trasmessi in televisione.

La cosa più importante di tutte, comunque, è quella di osservare sempre le norme e le regole presenti nei luoghi in cui viviamo o in quelli che visitiamo (ad esempio la segnaletica che incontriamo quando si attraversa un’area naturale protetta, che sia un bosco oppure un tratto di mare), che ci ricordano di non disturbare o danneggiare gli animali e le piante che vi abitano.
Facciamo inoltre attenzione agli acquisti di souvenir in vacanza: gli oggetti di avorio, per esempio, sono proibiti da tempo.

A proposito di piante, invece, forse non tutti sanno quanto sia diffuso il loro impiego nell’industria farmaceutica e cosmetica. Le proprietà curative di molte specie vegetali sono conosciute fin dall’antichità: gli Etruschi, esperti nella preparazione dei medicamenti, sfruttavano il potere curativo del ricino, quello astringente del mirto, quello calmante della camomilla, quello depurativo di aglio e cipolla; gli Egizi ricorrevano a centinaia di piante, sotto forma di polveri, infusi, decotti, macerati, persino pillole, per curare il corpo e lo spirito; tra i Romani, Dioscoride, medico, botanico e farmacista vissuto ai tempi di Nerone, in De materia medica ragionava sulle proprietà medicinali delle piante e delle tecniche agricole per addomesticare le specie selvatiche.
Circa un terzo delle 3 mila piante utilizzate per questo viene coltivato appositamente, ma il resto è raccolto da foreste e ambienti selvatici, già impoveriti per effetto di questo crescente interesse dell’industria, anche perché spesso i prelievi e il commercio di queste piante avvengono in violazione delle leggi dei paesi esportatori e importatori (tra queste leggi vi è la CITES, la Convenzione ONU sul commercio internazionale delle specie vegetali e animali minacciate di estinzione).
Fortunatamente qualcosa sta cambiando.

Molte imprese farmaceutiche e cosmetiche hanno cominciato ad adottare pratiche di coltivazione e di estrazione più sostenibili, e anche una ripartizione più equilibrata dei guadagni che derivano dal business delle piante medicinali prelevate nei paesi in via di sviluppo, cioè non solo a vantaggio dei produttori (per lo più occidentali) ma anche dei coltivatori e raccoglitori locali.

“La diversità culturale (…) è una delle radici dello sviluppo, inteso non semplicemente in termini di crescita economica, ma anche come mezzo per raggiungere un’esistenza più soddisfacente dal punto di vista intellettuale,
emotivo, morale e spirituale.”

DIVERSITÁ è… un dato di fatto, una realtà da comprendere ed accogliere;
DIVERSITÁ è… un valore fondamentale per il nostro presente e una scommessa per il nostro futuro,
perché è colore, cultura, ricchezza, scambio, possibilità di crescita, pace e benessere;
DIVERSITÁ è… parte integrante della storia, della cultura e della vita quotidiana di ognuno di noi…
DIVERSITÁ è… una sfida, da vincere attraverso l’impegno, il rispetto, il coraggio di tutti!

Per approfondire puoi scaricare l’opuscolo edito da ISPRA.

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