FONTE: PARCO TECNOLOGICO UMBRIA
Le regioni dell’Italia centrale, al pari di quelle del nord, erano interessate da un diffuso allevamento caprino, che aveva portato alla selezione delle razze più adatte al particolare ambiente appenninico.
Una di queste è una razza caprina caratteristica di un’area che gravita principalmente sulla Valnerina, nell’Umbria Meridionale, ma che è diffusa anche nelle attuali Marche, specialmente nel Camerinese, nella limitrofa Sabina e in alcune zone dell’Abruzzo Settentrionale.
Si tratta della “Capra della Valnerina”, conosciuta anche con altri nomi che fanno riferimento alla sua caratteristica più appariscente: due bande bianche sul muso.
Questa razza, secondo varie testimonianze, era molto diffusa tanto nell’allevamento familiare di pochi capi, che nell’allevamento in gregge di medie proporzioni, in genere non oltre i trenta/cinquanta capi.
Il mantello è nero e lungo con riflessi rossicci, mentre le estremità degli arti sono chiare (bianche o beige chiaro) come il ventre e la zona perianale. Alcuni esemplari, tuttavia, possono mostrare un mantello chiaro lungo il fianco. La taglia è medio – grande, con una testa grande, triangolare, allungata e ben proporzionata. Il profilo fronto-nasale può essere rettilineo o leggermente montonino e sulla testa è presente il tratto distintivo delle due strisce chiare (frisature) in corrispondenza della faccia e all’altezza degli occhi. Le orecchie sono mediograndi e semierette . In entrambi i sessi è presente la barba così come un ciuffo di peli arruffati nella zona frontale, entrambi sono inoltre dotati di corna piatte a punte divergenti. La lunghezza del tronco è notevole, il torace e l’addome sono ampi e la linea dorsale è rettilinea. Gli arti sono lunghi e robusti e si adattano bene a terreni accidentati e alla macchia.