L’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 mira a proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri: utilizzare in modo sostenibile le foreste, salvaguardare la biodiversità, impegnarsi per arrestare la desertificazione e il degrado del territorio.
Un ecosistema è tanto più ricco quanto più è ricca e sana la varietà di specie che lo compongono.
5 le principali cause di “abbandono”
Il concetto di razze autoctone minacciate di abbandono si riferisce a popolazioni animali o vegetali che sono in pericolo di estinzione e/o di erosione genetica a causa della perdita di interesse da parte degli agricoltori, degli allevatori o della società nel suo complesso.
Questo fenomeno può avvenire per diversi motivi:
- Riduzione della domanda: Con l’avvento dell’agricoltura industriale e l’omogeneizzazione dei mercati alimentari, molte razze autoctone sono diventate meno competitive in termini di produzione su larga scala rispetto alle razze ad alta produttività. Di conseguenza, la domanda per queste razze può diminuire, portando alla loro graduale scomparsa.
- Costi di mantenimento elevati: Alcune razze autoctone possono richiedere cure o gestione specifiche che comportano costi maggiori rispetto alle razze più moderne e intensive. Questi costi possono scoraggiare gli allevatori dal continuare a mantenere tali razze.
- Perdita di conoscenze tradizionali: Con il passare del tempo, molte comunità rurali hanno perso le conoscenze e le pratiche tradizionali legate alla gestione delle razze autoctone. Senza il trasferimento di queste conoscenze alle nuove generazioni, le razze possono essere abbandonate e sostituite con razze più moderne.
- Vulnerabilità ambientali: Le razze autoctone spesso si sono adattate a specifiche condizioni ambientali locali. Con i cambiamenti climatici in corso, queste razze possono diventare più vulnerabili a malattie, parassiti o condizioni climatiche estreme, rendendole meno sostenibili per gli allevatori.
- Manca di supporto istituzionale: In molti casi, le politiche agricole e zootecniche possono favorire le razze più produttive o non prevedere misure specifiche per la conservazione delle razze autoctone. La mancanza di incentivi o sostegno istituzionale può quindi contribuire all’abbandono di queste razze.
La salvaguardia delle razze autoctone minacciate di abbandono non solo contribuisce alla conservazione della biodiversità, ma può anche promuovere la resilienza delle comunità rurali, preservando un importante legame tra cultura, territorio e ambiente.
Fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica
Per contrastare questa tendenza, è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione delle razze autoctone e supportare le pratiche agricole tradizionali che favoriscono la loro sopravvivenza. Questo può includere programmi di conservazione genetica, incentivi per gli agricoltori che mantengono razze autoctone, promozione di prodotti derivati da razze autoctone e sforzi per preservare e diffondere le conoscenze tradizionali legate alla gestione delle razze e degli ecosistemi.
Ampliare la visione alla sfera delle tradizioni nei diversi territori
Affrontare il problema delle razze autoctone minacciate di abbandono richiede un impegno a livello globale per preservare la diversità genetica e culturale.
Questo può includere politiche agricole incentrate sulla conservazione delle razze autoctone, programmi di sensibilizzazione per aumentare la domanda di prodotti derivati da queste razze e sforzi per preservare e trasmettere le conoscenze tradizionali legate alla gestione delle razze.